FIRENZE – Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha firmato il via libera ai nuovi lea, livelli essenziali di assistenza. “È un passaggio storico per la sanità italiana”, ha commentato su Twitter il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Sono infatti 15 anni che le prestazioni sanitarie che tutte le Regioni devono fornire ai propri assistiti non venivano rinnovate. C’erano quindi dei lea ormai obsoleti, mentre le amministrazioni locali non erano obbligate ad assicurare ai propri assistiti alcuni trattamenti diventati ormai fondamentali. Fino ad oggi molti cittadini ottenevano certe prestazioni solo pagando. Passando nel sistema pubblico, queste attività saranno prevalentemente gratuite grazie alle esenzioni. Inoltre ai Lea è collegato il nuovo piano vaccini, che aumenta il numero di quelli gratuiti e tra questi anche quello contro il meningococco B in età pediatrica, che fino ad ora era a pagamento. Sarà gratuito anche il nuovo richiamo per il meningococco C a 12 anni, quando viene aggiunto anche l’hpv per i maschi (le femmine già lo fanno). “I vaccini saranno gratis per tutti e senza pagamento del ticket, perchè non sono da considerarsi una cura ma attengono alla prevenzione collettiva della popolazione”, ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Tra le vaccinazioni che saranno gratuite, anche l’anti-pneumococco, Papillomavirus anche agli adolescenti maschi, vaccino anti-influenzale per gli anziani over 65.
Tra le varie attività che entrano nel Lea ci sono tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma), compresa l’eterologa, che già veniva passata da alcuni sistemi sanitari regionali ma non da tutti. Poi viene rivisto profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica, è introdotta la consulenza genetica e sono inserite prestazioni di elevato contenuto tecnologico (come la adroterapia contro certi cancri) o di tecnologia recente, come la radioterapia stereotassica.
Entra anche l’enteroscopia con microcamera ingeribile, ovvero la possibilità di effettuare una gastroscopia attraverso l’ingestione di una pillola contenente una microcamera. Ci sono poi novità per le protesi, come quelle per la comunicazione e le attrezzature domotiche, oltre a carrozzine speciali.
Viene anche rivisto tutto il tema delle malattie rare: 110 di queste entrano nei Lea e dunque le famiglie dei malati vengono sollevate dalle spese per le relative prestazioni sanitarie. Tra le malattie croniche sono introdotte sei nuove patologie, ovvero la sindrome di talidomide, l’osteomelite cronica, le patologie renali croniche, il rene policistico autosomico dominante. Passano nei Lea l’endometriosi negli stadi clinici ‘moderato’ e ‘grave’ e la broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici ‘moderato’, ‘grave’ e ‘molto grave’. Vengono inoltre spostate tra le malattie croniche alcune patologie già esentate come malattie rare, così la celiachia e la sindrome di Down.
Agganciato ai Lea c’è anche il nuovo piano vaccini che introduce nei livelli essenziali di assistenza anche l’anti-papillomavirus per l’uomo, l’anti-pneumococco e l’anti-meningococco B. È prevista anche l’introduzione dello screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita.
Infine, c’è capitolo dedicato ai disturbi dello spettro autistico, che prevede nel percorso di diagnosi, cura e trattamento, l’impiego di metodi e strumenti basate sulle più avanzate evidenze scientifiche disponibili. Infine la celiachia cambia classificazione e diventa una malattia cronica, non più una malattia rara.
di MICHELE BOCCI